Il restauro architettonico non è disciplina di certezze: non è affrontabile con un metodo in genere condiviso e confortante come accade, solitamente, dovendo calcolare l’armatura di un pilastro o la portata di una tubazione. Il termine stesso ha subito nel tempo continue trasformazioni, rendendo ancor più complesso questo campo di competenze e di pratiche applicazioni. Bisogna pertanto accettare questa variabilità di significati per penetrare in un mondo così multiforme e spesso difficile, alla ricerca di conoscenza piuttosto che di verità. Da quando, sul finire del diciottesimo secolo, il restauro nasce come disciplina autonoma, l’urgenza di darvi uno statuto è stata espressa da studiosi molto diversi tra loro: architetti, ingegneri, storici, filosofi. Ciascuno ha proposto tesi e principi partendo dalla specificità della propria formazione, ma anche influenzato, certamente, dallo spirito dei tempi. Per queste ragioni chi desideri affrontare la lettura di questo libro, dei testi degli autori trattati non vi troverà formule univoche e vincenti, bensì innumerevoli occasioni d’arricchimento e di riflessione, basi fondamentali per questa disciplina che, nel suo carattere operativo, chiede una continua attenzione metodologica.