Storia della musica

29 risultati trovati

    • Ezio Guaitamacchi    Leonardo Follieri    Giulio Crotti   

      Rock & Arte

      Copertine, poster, film, fotografie, moda, oggetti

      Primo libro ad approfondire in modo nuovo e accattivante tutti i rapporti tra il rock e le varie forme d’arte, il volume è diviso in otto sezioni: copertine, poster, artisti e designer, fotografia, oggettistica, cinema, moda. Oltre a un capitolo finale che esplora la parte creativa (più o meno conosciuta) di quelle rockstar che, negli anni, si sono cimentate con altre forme espressive. Ogni sezione è raccontata attraverso storie e aneddoti, illustrata da immagini a colori e arricchita da box, citazioni e curiosità. Perché, come ha detto una volta Marilyn Manson: “L’arte non è mai una cosa unica”. Da Andy Warhol ad Allen Ginsberg, dall’arte immaginifica dei Pink Floyd alla grafica psichedelica di San Francisco, dagli scatti di Jim Marshall al documentarismo di Martin Scorsese, ma anche dal taglio di capelli dei Beatles alla moda grunge, dalla copertina di Sgt. Pepper’s a quella di Abraxas, dai quadri di Joni Mitchell alle poesie di Jim Morrison, Rock & Arte racconta con passione, competenza e originalità tutto ciò che il rock ha trasformato in arte.

    • Ezio Guaitamacchi    Leonardo Follieri    Jessica Testa   

      Nice to rock you

      Incontri che hanno fatto la storia della musica

      Ogni giorno la gente s’incontra, ma solo poche volte l’incontro è speciale. Può cambiare l’umore, altre volte la giornata. Ma quando i pianeti si allineano – e la fortuna per una volta ci vede benissimo – riesce addirittura a cambiare il mondo.

      La musica pop rock del Novecento ha offerto da sempre una lunga serie di momenti in cui il destino di due o più personaggi ha intrecciato le sue fila, dando vita a scenari nuovi, inaspettati, che hanno contribuito a dare una direzione precisa al flusso inarrestabile e mutevole della storia.

      Nice To Rock You racconta 30 incontri fortunati tra grandi protagonisti del pop rock, senza i quali le pagine di storia racconterebbero vicende diverse. Sono incontri tra artisti che hanno dato vita a sodalizi storici, tra produttori, manager e future rockstar, amicizie nate sui banchi di scuola e trasformatesi in liaison musicali leggendarie, love story che si sono suggellate sul palco o incontri fortuiti tra sconosciuti.

      L’opera è impreziosita da un ricco apparato iconografico e da brani ascoltabili tramite QR code, quasi una colonna sonora delle storie stesse.

    • Andrea Pedrinelli   

      La canzone a Milano

      Dalle origini ai giorni nostri

      Ottobre 1935, la leggenda vuole che in una sola notte Giovanni D’Anzi componga Madonina, atto ufficiale di nascita della canzone milanese. La storia però comincia prima, tra canti popolari e filastrocche, e questo volume la percorre tutta, dalle musiche di strada fino ai rapper di oggi. Caratteristica principale della canzone milanese è quella di mescolare diversi generi di spettacolo come il varietà, il teatro, il cabaret, ma anche vari tipi di musica. Il pop e il rock si intrecciano con il jazz o con i canti della tradizione popolare e del dialetto. Un effervescente laboratorio da cui sono usciti autori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber o una leggenda vivente come Adriano Celentano. E prima di loro Milly, il Quartetto Cetra, Gorni Kramer, artisti di cultura sofisticata ma con un linguaggio che ha reso le loro canzoni patrimonio di tutti. E poi i grandi cantautori milanesi come Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri. Ulteriore segno della vitalità della musica a Milano sono stati i grandi concerti: dai Beatles a Bob Marley, da Frank Sinatra a Bruce Springsteen fino a Vasco Rossi, re di San Siro. Fotografie di interpreti noti e dimenticati, di concerti celebri e di esordi illustri, copertine di dischi, dal vinile al digitale, offrono un contrappunto visivo a una storia mai raccontata prima.
    • Giuseppe Barigazzi   

      La Scala racconta

      Il 3 agosto 1778 con L’Europa riconosciuta di Antonio Salieri si inaugura il Teatro alla Scala di Milano, voluto da Maria Teresa d’Austria e progettato dall’architetto Giuseppe Piermarini. Ci avviciniamo al duecentocinquantesimo compleanno e infinite sono le vicende, i personaggi, le musiche, le opere, i compositori, i direttori d’orchestra, i cantanti, i registi, i coreografi, i ballerini e le étoile che hanno fatto del Teatro alla Scala il “tempio” indiscusso della lirica e della danza, e un simbolo glorioso dell’Italia nel mondo. Giuseppe Barigazzi ha trasformato la storia del Teatro in un grande racconto popolare in cui la storia della musica si intreccia con le rivalità, gli odi, gli amori, le gelosie, gli intrighi e le travolgenti passioni fino ad allora rimaste dietro le quinte. Ma il libro narra anche le grandi “prime”, i sussurri e le dicerie che rimbalzano tra palco e platea. Dal 2010 questo classico libro è stato aggiornato da Silvia Barigazzi, figlia di Giuseppe, che ha ripreso il filo del racconto lasciato interrotto dal padre e che giunge fino al passaggio di testimone tra la gestione Lissner e quella di Pereira. Anni che, come d’abitudine, sono trascorsi tra novità, riprese di classici, roventi polemiche. Insomma, una storia che non finisce.

    • Roberto Caselli   

      La storia della Black Music

      Nella storia della musica nera lo spiritual e il blues rappresentano l’inizio di tutto, nascono come elaborazione esistenziale del singolo ma anche come reazione collettiva al dramma della schiavitù. Nel corso del tempo queste musiche si sono evolute in altre e altre ancora. Ma quali sono state le realtà sociali che ne hanno determinato la nascita e la diffusione? Qual è il denominatore comune che traccia il percorso di coscienza dell’afroamericano e della sua ribellione?

      La storia della Black Music indaga tra le pieghe di questi momenti storici ed esplora le motivazioni etiche, sociali e religiose che hanno dato origine a tutte le musiche che dai seminali spiritual e blues si sono sviluppate, per giungere – attraverso il jazz, il soul, il funky, il reggae e il rap – fino alla trap, ultima rilevante forma di espressione musicale inventata dalla comunità di colore.

      Le otto sezioni del libro sono arricchite dalle storie dei personaggi, degli album e degli avvenimenti di particolare rilievo, da immagini d’epoca e da un centinaio di schede di canzoni emblematiche, ascoltabili direttamente tramite QR code.

      L’opera è completata da contenuti online quali video, canzoni, fotografi e e approfondimenti relativi agli argomenti trattati nei diversi capitoli.

    • Paul Elliott   

      AC/DC

      Per sempre sulle autostrade del rock

      Per milioni di fan saranno sempre la più grande band di tutti i tempi. Fin dal 1973, quando i fratelli Angus e Malcolm Young fondarono il gruppo a Sydney, in Australia, gli AC/DC hanno suonato un rock istintivo e potente, ispirando rock band leggendarie come Def Leppard, Guns N’ Roses e Metallica.

      Lo schema di base elaborato nei primi album con Bon Scott – un sound duro, diretto, basato su riff incisivi – li ha portati a vendere più di 200 milioni di dischi, imponendosi come fenomeno planetario.

      In questa edizione speciale, pubblicata in occasione del cinquantesimo anniversario della band, Paul Elliott racconta la storia degli AC/DC dagli esordi di High Voltage fino all’ultimo album Power Up, passando da pietre miliari come Highway To Hell o Back in Black, attraverso i più trascinanti e incendiari concerti live, e offrendo una panoramica dettagliata sul successo intramontabile del gruppo e sulla sua ascesa all’Olimpo del rock.

      Oltre 200 immagini, la maggior parte delle quali inedite o rare, interviste esclusive, curiosità e aneddoti, più innumerevoli testimonianze di altre rockstar rendono l’opera davvero unica e permettono di scoprire la band da una prospettiva differente.

    • Franco Dassisti    Michelangelo Iossa   

      Swinging 60s

      Musica, cinema, moda, arte e cultura nella Londra degli anni Sessanta

      Il 5 ottobre 1962 uscivano in contemporanea il primo 45 giri dei Beatles (Love Me Do) e il primo film di James Bond (Dr. No - Licenza di uccidere). Da quel giorno, la cultura pop mondiale non è stata più la stessa: nascevano di fatto i “favolosi anni Sessanta”, il decennio più creativo e stimolante del Novecento.

      Prendendo spunto da quella coincidenza, il libro (impreziosito da una grafica nello stile dell’epoca e da immagini storiche) ripercorre l’epopea di una stagione che ha visto il mondo della musica, del cinema, delle arti, della moda e del costume subire una scossa di dimensioni gigantesche. Non a caso, in quei giorni il Time definiva Londra “Swinging” mentre Diana Vreeland, direttrice di Vogue, celebrava la capitale inglese come “la città più alla moda del mondo”.

      Dal brodo primordiale degli anni ’50 sino alla “fine del sogno” nel 1970, l’opera si concentra su quel percorso che ha visto la musica come elemento catalizzatore e catalizzante che ha ispirato e si è fatta ispirare dalle altre forme di espressione artistica, creando così un movimento rivoluzionario e controculturale capace di travolgere il mondo.

      La musica di Beatles, Rolling Stones, Who, Pink Floyd, Animals, Kinks, Cream e di tante altre rock band leggendarie è stata la colonna sonora perfetta di quegli anni ed esprime ancora oggi un fascino formidabile di grande attualità.

    • Mike Evans    Paul Kingsbury   

      Woodstock

      I tre giorni che hanno cambiato il mondo

      Nell’agosto del 1969, mezzo milione di persone – fradice di pioggia e immerse nel fango fino alle ginocchia – si riunirono nel campo di un allevatore, nella parte nord dello Stato di New York, per partecipare a quello che è ormai noto come l’evento musicale più importante e irripetibile di sempre: una pietra miliare che ha definito una generazione. Woodstock è stato l’espressione più alta dei valori hippie e della controcultura giovanile. Con il senno di poi, è stato anche il suo anarchico canto del cigno. Questa è la guida definitiva a quei “tre giorni di pace e musica”.

      L’inizio: il racconto comincia con un inquadramento del clima sociopolitico degli anni Sessanta. Tutti i passi che hanno portato all’evento sono descritti nel dettaglio: l’organizzazione, la pubblicità, il marketing, ma anche i festival che hanno creato le condizioni adatte: Newport, Monterey, Miami e Atlanta.

      L’evento: i tre giorni del festival sono presentati cronologicamente. Un elenco completo offre uno sguardo dettagliato su tutti i 31 artisti, nell’esatto ordine in cui si sono esibiti, dal set di apertura di Richie Havens di venerdì sera alla seminale versione di “Star-Spangled Banner” di Jimi Hendrix, il lunedì mattina – molte ore dopo quella che avrebbe dovuto essere la fine del festival. Informazioni sui musicisti delle band, scalette, performance, aneddoti e ricordi dei protagonisti delineano l’intero panorama sonoro di Woodstock, canzone per canzone.

      Il dopo: Woodstock fece notizia in tutto il mondo e il successo del film lo rese un mito senza tempo. Gli autori di questo libro prendono in esame l’eredità del festival, mettendola in prospettiva cinque decenni dopo, spiegando anche cosa facciano oggi i protagonisti ancora in vita.

      Interviste nuove, aggiornate, e le parole di chi c’era – musicisti, manager, fan, fotografi – offrono uno sguardo privilegiato, lungo tutto il dipanarsi del volume. Con tantissimi aneddoti e storie dal backstage, ma anche molti scatti e memorabilia – parecchi dei quali mai pubblicati prima – Woodstock è la celebrazione del festival più importante della storia del rock.

    • Ezio Guaitamacchi   

      La storia del rock

      Il rock è una forma d’arte. E, in alcuni casi, una forma d’arte “suprema” paragonabile per valori, influenza e longevità alle più straordinarie espressioni di talento, creatività, fantasia della storia dell’uomo.

      Ma è una forma d’arte popolare. Indissolubilmente legata, cioè, a tempi, luoghi e contesti socio-culturali che l’hanno generata.

      Per capirla, apprezzarla o addirittura amarla ancora di più, questo libro ne racconta la storia. Una storia lunga 70 anni che inizia il 5 luglio 1954, il giorno in cui Elvis Presley incide a Memphis il suo primo singolo. Una vicenda che, però, ha radici ancor più lontane e profonde, che si possono trovare nel continente africano e nella cultura e nelle antiche tradizioni anglo-scoto-irlandesi.

      Da allora, sino a oggi, il rock e le musiche a esso connesse – o che da esso si sono sviluppate – sono state una colonna sonora fantastica per le vite di centinaia di milioni di giovani (e meno giovani) in tutto il pianeta Terra, accompagnando l’evoluzione dell’uomo del Novecento.

      In questa nuova edizione, a colori e ricca di illustrazioni, si approfondiscono anche le ultime realtà rock del nuovo millennio.

    • Vincenzo Costantino “cinaski”   

      I (miei) poeti rock

      Incontri tra delirio e realtà

      Rock è poesia quando si guarda allo specchio e ride, quando guarda la sua gente in preda alla disperazione e piange cantandola.

      Rock è tutto e il contrario di tutto. La voglia di raccontare divertendo e divertirsi raccontando.

      Oppure è niente. Quel niente in cui rientra tutto. Quel niente che fa tutto per non farti sentire un niente.

      Chi è Rock nella vita? Tutti. Tutti siamo protagonisti della nostra vita.

      C’è chi lo sa e chi lo ascolta. L’ascolto della vita, silenzioso, è la forma di condivisione più alta.

      Ecco cosa è il rock allora, ascolto e condivisione. Ascoltare tutto e condividere tutto.

      Questa è una lista di artisti diversi, da Bob Dylan a Jim Morrison, da Fabrizio De André a Tom Waits, che hanno saputo ascoltare la vita e l’hanno restituita a chi non la sentiva. Sono personali spacciatori di attimi; alcuni di vita tagliata bene, fine, in filigrana, altri di epica del quotidiano.

      Cinaski li incontra uno per uno, da Leonard Cohen a Jeff Buckley, da Franco Califano a Enzo Jannacci, rivivendoli e riscoprendo l’attimo in cui tra delirio realtà sono entrati nella sua vita, ma anche come potrebbero entrare nelle vite di tutti.

      Cinaski rivive quell’attimo, non per renderlo eterno ma per fermarlo, pagina dopo pagina, riascoltando le canzoni e i versi, nutrendoci di parole e restituendo tutta la poesia che ci hanno regalato. Perché Rock è anche restituzione.

    • Ezio Guaitamacchi    Antonio Bacciocchi   

      Crocodile Rock

      Storie, aneddoti, curiosità e tutto ciò che unisce musica e animali

      Dal canto degli uccelli al ritmo dei cavalli, dalle melodie delle megattere all’ululato dei lupi, il mondo animale è alle origini del suono. L’uomo ha imparato a parlare, a cantare e a suonare imitando le voci della natura e ne ha tratto spunto per dare vita a numerosissime esperienze creative: strumenti musicali realizzati con elementi ricavati dal mondo animale, linee melodiche ispirate ai versi di quadrupedi o volatili, registrazioni dei medesimi per essere poi integrate in composizioni musicali vere e proprie.

      Ma è stato soprattutto il pop-rock a subire il fascino “bestiale” di cuccioli, belve feroci, insetti, serpenti o volatili. Dai Beatles agli Animals, dagli Scorpions agli Eagles, dai Dik Dik ai Pooh, sono stati centinaia i gruppi che, dagli anni ’50 a oggi, hanno preso il loro nome dal mondo animale, spesso incarnandone le caratteristiche. Migliaia di canzoni e di album sono stati ispirati da bestiole di ogni razza e dimensione, spesso nel ruolo di autentiche muse.

      Così come non si contano gli artisti che hanno adottato un animaletto facendolo diventare parte della propria famiglia. Alcuni poi hanno addirittura deciso di mettere a disposizione popolarità e carisma a favore di organizzazioni animaliste o di sposare cause come il vegetarianismo. Per la prima volta, un libro racconta tutto ciò e... anche qualcosa in più.

    • Ezio Guaitamacchi   

      Amore, morte & Rock‘n’Roll

      Le ultime ore di 50 rockstar: retroscena e misteri

      Piene di leggende e di eccessi, stravaganti, oltraggiose, sconsiderate e rischiose, le vite delle rockstar sono spesso andate oltre le più sfrenate fantasie da sceneggiatura hollywoodiana.

      Purtroppo, anche le loro morti sono a state volte frutto di circostanze drammatiche, di coincidenze incredibili, di eventi imprevedibili. E, quasi sempre, sono rimaste circondate da un alone di mistero che ha dato vita a mille speculazioni. E come nella tradizione anglo-americana, delle “murder ballad” (love story che, per vari motivi, si sono concluse in modo tragico) anche le infauste fini delle rockstar sono rimaste inscindibilmente legate ai loro grandi e altrettanto impetuosi amori.

      Questo libro raccoglie una serie di storie, raggruppate per tipologia di “crimine”, che raccontano le ultime ore di 50 stelle del rock. Scritto come un “noir”, in modo originale e appassionato, presenta retroscena, curiosità, aneddoti e tesi alternative pur documentando il tutto con puntualità e rigore giornalistici.

      Illustrato con immagini prese dalle scene del crimine, impreziosito da box, citazioni e “colonne sonore” suggerite, l’opera si rivolge al cultore del genere ma anche al curioso, al lettore di gialli o al rockettaro incallito riuscendo a soddisfare anche i palati più esigenti.

    • Andrea Bertolucci   

      Trap Game

      I sei comandamenti del nuovo hip-hop

      Dalle anguste case diroccate nei sobborghi di Atlanta, la musica trap ha conquistato in meno di vent’anni tutto il mondo, influenzando molti aspetti della cultura giovanile quali il linguaggio, l’abbigliamento e i consumi.

      Con il contributo esclusivo di alcuni fra i maggiori artisti sulla scena trap italiana – Lazza, Vegas Jones, Ketama126, Ernia, Beba e Maruego – il libro racconta i sei comandamenti sui quali questa cultura ha edificato il proprio successo: i soldi, il blocco, lo stile, le sostanze, le donne e la lingua, gli stessi aspramente criticati dai detrattori del genere.

      I numerosi box contenuti all’interno dei capitoli aiutano la comprensione e l’approfondimento anche da parte di chi non ha particolare familiarità con la trap.

      La doppia prefazione di Emis Killa e TM88 – storico producer tra gli altri di Travis Scott, Drake e Lil Uzi Vert – il contributo di Filippo Agostinelli e la copertina firmata da Moab, uno dei grafici italiani più noti nel “Trap Game”, ne fanno un must per tutti gli appassionati del genere.

    • Roberto Caselli   

      La storia del Blues

      Il blues è la voce dell’anima.

      Il blues è l’avventura del nero americano che cerca di scuotersi di dosso la schiavitù, che cerca una diversa identità. Il blues è la voce intima dello swing, del be bop, ma anche del jazzista free quando negli anni ’60 lo rinnegherà perché in esso vedrà gli spettri dei momenti più iniqui della sua storia. Perché possa manifestarsi non ha necessariamente bisogno delle dodici battute, è sufficiente covarselo nell’anima e allora in qualche modo lo si vedrà emergere, magari in un assolo di sax o in una rullata di batteria, e sorprenderà per la sua forza, per la veemenza con cui verrà veicolato.

      Ma il blues è soprattutto una grande metafora che esplicita la natura dell’uomo, sempre alla ricerca del bene e sempre pronto a inciampare nel male. Così nel blues convivono il sacro e il profano, sempre apparentemente dicotomici, mai in realtà completamente separati.

      Il libro racconta il blues dalle sue origini ad oggi: passa in rassegna musicisti e stili, si sofferma sulle influenze e sugli aneddoti che hanno reso mitici i suoi personaggi. In questa seconda edizione si è voluto introdurre per la prima volta anche un lungo, esaustivo capitolo sulla storia del blues italiano. Una bella realtà che ormai non ha più soggezione di nessuno, ma che tarda ad avere la vetrina che merita.

    • Luigi Onori    Riccardo Brazzale    Maurizio Franco   

      La storia del jazz

      Oltre un secolo di musica jazz.

      È la musica di Parker, Davis e Coltrane, raccontata dalle “radici” alla contemporaneità.

      In questa storia, il jazz è ritratto nella sua complessità globale. La principale novità sta nell’affiancare in modo organico USA, Europa e Italia, mostrando come il linguaggio jazzistico, nato in Nordamerica, si sia radicato e modificato nel Nuovo e Vecchio Continente e nel mondo. Una sezione del testo (Skies Of Europe), infatti, è interamente dedicata alle scene del jazz europeo.

      Altra caratteristica è il taglio divulgativo della narrazione, dove informazione, analisi, riferimenti storico-sociali, tendenze vengono proposti in capitoli godibili sia da neofiti che da appassionati competenti.

      La storia del jazz è composta da 11 sezioni, corredate di box (con schede tecniche sul linguaggio musicale), discografia (oltre 300 album) e cronologia.

      Le ultime cinque sezioni sono dedicate al jazz dagli anni Sessanta ad oggi, un periodo contrassegnato da jazz rock, terzomondismo, revival e nuove avanguardie.

      Un’opera che parla del linguaggio nato nelle città, da New York a Parigi; dei luoghi dove ha costruito la sua storia, dal Birdland al Music Inn; di donne e uomini, solisti, compositori, arrangiatori, cantanti – da Louis Armstrong a Massimo Urbani, da Duke Ellington a Jan Garbarek, da Mary Lou Williams a Gil Evans, da Billie Holiday a Cécile McLorin Salvant.

      Centinaia di immagini selezionate dagli autori illustrano la “storia” nell’app di realtà aumentata.

    • Roberto Caselli    Stefano Gilardino   

      La Storia del Rock in Italia

      Protagonisti, album, concerti, luoghi: tutto quanto è stato rock dagli anni ’50 a oggi

      18 maggio 1957: al Palazzo del Ghiaccio di Milano va in scena il primo festival italiano di rock’n’roll. Tra i protagonisti, un imberbe Adriano Celentano, appena ribattezzato “il molleggiato”, ma pure Tony Renis, Baby Gate (poi conosciuta come Mina), Giorgio Gaber, Luigi Tenco ed Enzo Jannacci. Finalmente, musica e cultura rock esplodono anche in Italia!

      Nonostante il ritardo con cui viene assimilato, il rock conquista una fetta consistente di mercato discografico e diventa per milioni di giovani uno degli strumenti principali di comunicazione, condivisione e ribellione.

      Partendo dal 1957, questo libro racconta più di 60 anni di rock in Italia incrociando le vicende dei principali protagonisti, quelle di canzoni, dischi essenziali, concerti e festival, giornali, riviste specializzate e trasmissioni radio/tv con i principali avvenimenti del contesto storico-sociale che ne ha permesso sviluppo e successo.

      In oltre 350 pagine, ricche di illustrazioni a colori, l’opera passa così in rassegna l’Italia della ricostruzione, del boom economico e delle grandi contestazioni, con tutte le antinomie e le speranze che le hanno caratterizzate; per poi arrivare, attraverso i decenni, ai giorni nostri e mostrare come la cultura giovanile, di cui il rock è parte integrante, rappresenti sempre il cuneo fondamentale per scardinare vecchie idee e imporre nuove mode e filosofie.

      Non solo la storia del rock italiano, dunque, ma anche quella altrettanto affascinante di musica e cultura rock in Italia.

    • Michele Bovi   

      Ladri di canzoni

      200 anni di liti musical-giudiziarie dalla A alla Z

      Il plagio non risparmia nessuno. Il libro racconta due secoli di controversie tra musicisti sfociate in tribunale: da Giuseppe Verdi a Lucio Dalla, da Giacomo Puccini a Claudio Baglioni, da Domenico Modugno a Laura Pausini, da Adriano Celentano a Eros Ramazzotti, da Jovanotti ai Modà non c’è celebre artista nella storia della musica italiana che non abbia avuto noie con la giustizia a causa del proprio lavoro e di presunte somiglianze con realizzazioni preesistenti.

      Un’indagine esclusiva rivela come il processo tra Michael Jackson e Al Bano sia stato soltanto la punta di un iceberg di impressionanti dimensioni. Innumerevoli citazioni in giudizio protette dal massimo riserbo e definitivamente tacitate da transazioni milionarie hanno bersagliato le 69 edizioni del Festival di Sanremo, senza esentare i cantanti e gli autori più famosi, e i motivi più premiati dalla hit parade del pop nazionale. I retroscena inediti delle cause internazionali che hanno coinvolto rockstar come George Harrison, Prince, Andrew Lloyd Webber, Ed Sheeran, Burt Bacharach, Lana Del Rey, Led Zeppelin.

    • Chris Charlesworth    Daryl Aeslea    Eddi Fiegel    Bryan Reesman    Colin Salter    Simon Spence   

      A casa delle Rockstar

      Viaggio all’interno delle fantastiche dimore di Elvis, Ozzy, Dylan, Lennon, Page, Hendrix e di tante altre leggende del rock

      Quando anche l’ultimo brano è stato registrato e si spengono gli amplificatori, le rockstar - come tutti noi - tornano a casa. Ma dove si trovano le loro dimore? Come sono? E cosa c’è dentro? A casa delle Rockstar vi porta nelle abitazioni più lussuose, assurde e pazzesche della storia del rock’n’roll. Dalla celeberrima Graceland di Elvis alla famigerata Redlands, rifugio di Keith Richards; da Neverland, il favoloso ranch di Michael Jackson in California, al nido d’amore di Jimi Hendrix a Mayfair, Londra; da Hi Lo Ha di Bob Dylan a Woodstock sino alla proprietà di Ozzy Osbourne a Beverly Hills, culla del reality TV, farete un tour delle case più famose in cui le star hanno vissuto e dove (a volte) sono morte. Se alcune dimore, come Graceland o l’appartamento londinese di Jimi Hendrix, sono ora aperte al pubblico, altre - come i sontuosi edifici di valore storico di Jimmy Page a Londra e nel Berkshire - risultano blindate come fortezze. Alcune come Friar Park di George Harrison, sono costruzioni magnifiche, mentre altre, vedi il rifugio berlinese di David Bowie, appaiono anonime, specie se viste dall’esterno. Attraverso un viaggio fatto di jet personali, isole private, ville, piscine, stanze della musica, parchi giochi e molto altro, A casa delle Rockstar svela alcune fra le abitazioni più stravaganti mai esistite. Grazie e testimonianze dirette, aneddoti gustosi, storie di vicende oltraggiose e tantissime foto, questa è la guida ideale per vivere rock’n’roll!

    • Roberto Caselli   

      Storia della canzone italiana

      “Se bastasse una bella canzone...”, cantava Eros negli anni ’90 augurandosi che tre minuti di parole e musica potessero cambiare il corso delle cose. Dei tanti mutamenti nella nostra società le canzoni hanno rappresentato il pilastro centrale perché, come spesso si dice, non avranno magari cambiato il mondo ma hanno certamente contribuito a renderlo un luogo migliore. Facendo lo stesso sulle nostre esistenze perché, cosa altresì non contestabile, esse sono state in un modo o nell’altro la colonna sonora delle nostre vite. E continuano a esserlo se crediamo, come diceva Fabrizio De André, che “una canzone è come una vecchia fidanzata con cui passeresti ancora volentieri buona parte della vita”. Questo volume racconta, in modo accattivante e fruibile, oltre un secolo di canzone italiana, dalle origini di quella napoletana classica sino ai giorni nostri ponendo l’accento sull’importanza degli ambienti sociali che l’hanno via via ispirata, per aiutarci a comprendere che in certi casi anche l’analisi di una forma d’arte “minore” può sovrapporsi o addirittura sostituirsi a quella illustrata dai libri di storia. La canzone è arte, e dunque tramanda modi di essere e di dire non più manipolabili, in quanto espressione genuina del costume di un’epoca.

    • Andrea Angeli Bufalini    Giovanni Savastano   

      La storia della Disco Music

      Alla scoperta del pianeta Disco. 2 aprile 1979. Newsweek, con Donna Summer in copertina, titolava: “Disco Takes Over” (la disco prende il sopravvento). 40 anni fa, dopo più di un lustro di incontrastato regno, la disco music era al suo apice. Trascorsi tre mesi da quell’articolo, una parte dell’establishment tenterà di farla fuori. Invano: era già nel dna della musica.

      Il volume analizza genesi e sviluppo di un melting pot sonoro, culturale e sociale dalle innumerevoli diramazioni creative: un fenomeno molto amato, ma anche molto osteggiato, che, da movimento underground per minoranze di razza, sesso e ceto sociale, si è evoluto in carismatico trend-setter di massa.

      Per la prima volta in Italia viene narrata, da prospettive nuove rivolte al contesto socio-culturale dell’epoca, la storia completa della disco music risalendo alle sue radici afro, R&B, soul, funk fino alle contaminazioni con l’elettronica dell’Eurodisco, con un occhio di riguardo riservato alla prima Italo Disco, approfondendo altresì il proliferare delle originarie discotheques che, da Parigi, sono esplose a New York, centro gravitazionale della club culture (The Loft, Studio 54, Paradise Garage) e trampolino di lancio dei nuovi ministri del suono, i DJ e i loro vinili a 12 pollici.

      Una mappa fondamentale per orientarsi tra le varie correnti assurte a fama mondiale: dalle origini afro di Manu Dibango e della Lafayette Afro Rock Band al solare Miami Sound, dalla disco-stomp di Bohannon alla Febbre del Sabato Sera, dall’orchestrale Philly Sound all’elettronica del Munich Sound di Giorgio Moroder, dalle superstar (Donna Summer, Bee Gees, Chic, Gloria Gaynor, Barry White, Amii Stewart) alle iconiche hits delle meteore (“Ring My Bell”, “Born To Be Alive”, “Funky Town”) e dei personaggi più oscuri, dal gay-clubbing di Sylvester e Grace Jones agli “alieni” atterrati sul dancefloor dai pianeti rock, funk e jazz.

      Con un focus incentrato nel periodo 1974-1980 (prodromi ed epigoni annessi), La Storia della Disco Music è la prima narrazione completa, ricca di racconti, aneddoti e citazioni, sul caleidoscopico genere che ha contribuito in modo fondamentale all’evoluzione della musica moderna.

    • Luca Masperone    Stefano Tavernese   

      La storia della chitarra rock

      Capita, a volte, che uno strumento sia dotato di una personalità talmente forte da diventare il simbolo di un genere musicale. È quello che è successo con i fiati nel jazz; e probabilmente molti di fronte a un violino o a un pianoforte si ritrovano immediatamente a pensare alla musica classica. Se parliamo di rock, però, niente più della chitarra ne rappresenta l’essenza più pura e importante. Fin dagli inizi, la sei corde è la fida compagna che permette ad artisti visionari e irrequieti di esprimere se stessi, di portare innovazione nella musica popolare. Robert Johnson, a modo suo, era già un chitarrista rock. E lo era quasi vent’anni prima che il rock‘n’roll nascesse. Questo fa riflettere. Che si trovi in una nota lancinante eseguita da David Gilmour, nella raffinatezza del tocco di Eric Clapton e Mark Knopfler, o nella potenza ritmica di Pete Townshend e di James Hetfield dei Metallica, poco importa: la chitarra è comunque sempre la protagonista di rock e dintorni. Questo libro ripercorre 100 anni di storia e storie dello strumento: gli artisti, le invenzioni, i modelli e soprattutto la musica. E ripercorre insieme i luoghi, le strade, i miti e le leggende, a volte sfatate per soddisfare la curiosità di chi vuol sapere di più e non si accontenta di restare in superficie.

    • Matteo Guarnaccia   

      Il grande libro della psichedelia

      La storia più inverosimile del ’900 raccontata davanti e dietro le quinte del Teatro Magico! Dalla fine dell’Ottocento in poi, l’utilizzo “mistico-creativo” delle sostanze psichedeliche, inizialmente prodotte a scopo terapeutico dall’industria farmaceutica, ha scatenato un inaspettato effetto domino nella cultura occidentale. Un impatto che è stato evidente non soltanto nella musica e nelle arti visive - complice la grande potenza comunicativa del rock - ma anche e più di quanto comunemente si pensi, in altri campi: cinema, moda, pubblicità, architettura, design e scienza. Questo libro racconta i momenti in cui la filosofia psichedelica, una delle ultime avanguardie del Novecento, è entrata in maniera impetuosa e fattiva in società. Un viaggio letterario e visivo attraverso il Messico di Antonin Artaud, la Berlino di Weimar, gli abiti di Emilio Pucci, i film di Federico Fellini e Stanley Kubrick, il design di Ettore Sottsass, i riti magici di Aleister Crowley, la psicanalisi junghiana, il packaging delle scatole di cereali americane, i fumetti di Robert Crumb, il look delle linee aeree, oltre naturalmente alla musica, ai poster di San Francisco, alle riviste underground, dai Pink Floyd ai Jefferson Airplane, dalla pubblicità alla sperimentazione artistica. Senza tralasciare l’eredità che questa rivoluzione estetica ed esistenziale ha avuto nella cultura digitale contemporanea. Insomma, la psichedelia è ancora tra di noi, ed è durata ben oltre le otto ore canoniche.

    • Mike McInnerney    Bill Demain    Gillian G. Gaar   

      Sgt. Pepper. 50 anni

      La storia, la musica, le suggestioni e l’eredità del capolavoro dei Beatles

      A cinquant’anni dalla sua pubblicazione, era il 1967, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band si conferma una pietra miliare nella carriera dei Beatles e nella storia della musica pop. Da sempre considerato il più grande album di tutti i tempi, è un disco profondamente immerso negli anni Sessanta, di cui rievoca fasti, sound e atmosfere, al culmine della gioiosa psichedelia che li caratterizza. Scritto da un team internazionale di esperti di musica e dell’epoca in questione, Sgt. Pepper - 50 anni getta una nuova luce sul celebre album, analizzando il contesto culturale che ha portato alla sua creazione; esaminando le molteplici e diverse influenze che hanno contribuito a plasmarne il sound; esplorando la genesi artistica della cover, che è diventata un punto di riferimento ed è tuttora oggetto d’interesse e dibattito; considerando, infine, l’eredità immortale dell’opera.

    • Stefano Gilardino   

      La storia del Punk

      “Nessun futuro” cantava Johnny Rotten mentre i Clash rispondevano a tono con “No a Elvis, no ai Beatles e ai Rolling Stones”. Il 1976 è stato l’anno zero della storia del rock, quello in cui la musica è ripartita da capo, con nuove energie e influenze inedite. Il punk rock, al contrario del suo slogan più celebre - nessun futuro, appunto - ha dimostrato invece di averne uno molto brillante e non solo in campo musicale. Memore delle proprie radici, quelle di Stooges, Velvet Underground, New York Dolls e MC5, il punk ha cambiato il corso della storia con Sex Pistols e Clash nel Regno Unito e Ramones negli Stati Uniti, prima di evolversi in decine di sottogeneri altrettanto rivoluzionari. Dal post-punk all’hardcore, si è arrivati negli anni Novanta a conquistare le classifiche di tutto il mondo grazie a una formula che ha unito l’aggressività e la rabbia proprie di quel genere con le melodie pop che appartengono solo alle grandi canzoni. E allora è toccato a Green Day e Offspring commercializzare una musica ribelle che pareva impossibile da vendere e che, invece, ha saputo riconquistare il suo ruolo naturale, scomodo e provocatorio. Ancora oggi, il punk rock sembra davvero la colonna sonora perfetta per un mondo sempre meno a misura d’uomo.

    • Daniele Follero    Donato Zoppo   

      Opera Rock

      La storia del concept album

      Mezzo secolo di narrazione rock. Dischi come “romanzi sonori” nei quali l’ascoltatore si è tuffato, rapito da immagini di mondi paralleli, futuri distopici, viaggi psichedelici, occultismo, fantascienza e letteratura. La maturità del rock è avvenuta con la crescita compositiva dei suoi protagonisti, con l’affermazione di un’identità forte e di pratiche condivise in studio e sui palchi, ma anche con la scoperta delle possibilità di una composizione di ampio respiro, lunga quanto la durata di un intero 33 giri, nella quale ogni brano è legato agli altri. Nella seconda metà degli anni ’60 nasce il concept album, un’evoluzione dai dischi a tema che rende l’LP un’avventura totalizzante, una vera e propria esperienza. Dopo Sgt. Pepper dei Beatles e la risposta satirica di Frank Zappa, il concept affascinerà praticamente tutti, dagli Who critici verso la società dei consumi agli Iron Maiden in versione esoterica, da un David Bowie orwelliano ai Jethro Tull cantastorie al vetriolo, per non parlare di Pink Floyd, Alan Parsons, Eagles, Lou Reed, Kiss e Elton John, fino a Hüsker Dü, Smashing Pumpkins e Marylin Manson. Dal concept si passa all’opera rock, al melodramma elettrico, con titoli epocali come Tommy e The Wall. E anche l’Italia si difende bene, con cinquant’anni di concept tra rock e canzone, da Fabrizio De André a Caparezza, dai New Trolls a Iosonouncane toccando Lucio Battisti, Edoardo Bennato, PFM e Litfiba. Opera Rock racconta tutto questo e molto altro, in un unico e appassionante viaggio, ricco di curiosità, aneddoti e storie, attraverso oltre 50 anni di musica.

    • Ezio Guaitamacchi   

      Atlante Rock

      Viaggio nei luoghi della musica

      Sulle strade del rock! La musica è associata a immagini. E le immagini a luoghi. Luoghi a volte remoti, spesso fuori dai percorsi consueti ma che sono stati testimoni di fatti, episodi, aneddoti e leggende che hanno fatto epoca. Non a caso, e ancora oggi, i loro nomi (Woodstock, Abbey Road, Carnaby Street, Haight-Ashbury, Asbury Park, Greenwich Village, Laurel Canyon, Altamont ecc.) evocano ricordi formidabili, suggestioni forti, emozioni intense a ogni vero appassionato. Attraverso una trentina d’itinerari geo-musicali, l’autore (vero “rock traveller” per passione e professione) accompagna i lettori in un viaggio, reale o virtuale, che ripercorre in modo divertente e fantasioso le tappe principali della storia del rock. I più fortunati potranno consultare questo volume come una vera e propria guida turistica, altri lo useranno per i loro tragitti sonori nella rete, altri ancora viaggeranno con la mente nello spazio e nel tempo sognando per qualche ora di essere a fianco dei loro idoli musicali. A tutti, happy trails!

    • Carlo Massarini   

      Absolute Beginners

      Viaggio alle origini del Rock

      Attraverso le 280 schede riviste e implementate raccolte in questo libro, tratte dalla trasmissione quotidiana Absolute Beginners di Virgin Radio, sono voluto tornare indietro, alle radici del rock. Il senso di questo viaggio è la mappatura e il racconto di come è nata e come si è sviluppata la musica che ha cambiato le new generation di America e Inghilterra prima, e di tutto il mondo poi. Il libro si apre con il periodo fra gli anni ’30 e la fine dei ’50, quando in più zone del Sud degli Stati Uniti nascevano prima il blues, poi il boogie woogie e il rythm’n’blues e dove infine - aggiungendo un pizzico di country bianco - si sarebbe plasmato quello che i ragazzi avrebbero conosciuto come rock’n’roll. Ma le mutazioni erano appena cominciate: nella decade successiva, gli anni ’60, periodo storicamente colmo di fermenti culturali e artistici, rivendicazioni socio-politiche, tematiche esistenziali e di una ricerca musicale senza confini, paragonabile a un vero big bang del rock, la musica sarebbe passata attraverso continue trasformazioni e fughe in avanti. Incontrerete brani e artisti storici, ma anche episodi molto meno conosciuti: tutti hanno però contribuito a creare la musica che conosciamo ora. E abbiamo segnalato quali sono quelli che la Rock and Roll Hall of Fame ha ufficialmente inserito nella sua lista dei 500 che hanno plasmato il rock. Gli originatori che hanno contribuito a costruire questa forma d’arte contemporanea sono stati raggruppati in cinque sezioni per raccontare contesti ed epoche differenti. Spesso diversi ma generalmente giovani, sfacciati, trasgressivi e visionari, hanno scritto pagine, o interi capitoli, di quella che prima di tutto è una storia di una rivoluzione nella musica, ma anche nella way of life, nella moda e nella cultura contemporanea. Race Records: la musica afroamericana, dal blues primitivo al boogie woogie. Le origini di tutto. L’era dell’oro del Rock’n’Roll: gli anni ’50, bianchi e neri. Si canta, si balla e s’inventa la rock star. Folksinger: il folk si trasforma in canzone d’autore. The Beat: i primi anni ’60, sulle due sponde dell’Atlantico. Classic Rock: il rock diventa adulto ed è destinato a entrare nella storia. Avete in mano una bussola per orientarvi in territori lontani, godetevi il viaggio.

    • Daniele Follero    Luca Masperone   

      La storia di Hard Rock & Heavy Metal

      Nel 2020 l’heavy metal ha festeggiato 50 anni.

      Ma la voglia di alzare al massimo gli amplificatori non si è certo fermata, anzi, vive e continua tutt’ora.

      Un bisogno primario, quello di decibel e velocità, potenza espressiva e intensità sonora, che ha fatto la storia degli artisti hard & heavy e del loro pubblico, un universo talmente variegato da tenere insieme Led Zeppelin e Slayer, Queen e Children of Bodom, Metallica, Van Halen, AC/DC, Ozzy Osbourne, Mayhem e Kiss.

      La nostra storia inizia qualche anno prima del celebre esordio dei Black Sabbath e affonda le sue radici in un gruppo di band inglesi innamorate del blues come Who, Yardbirds e Kinks che, all’epoca del successo dei Beatles, pensano a rendere il suono più potente, sperimentando con distorsioni e attrezzature capaci di sostenere livelli di decibel fino ad allora impensabili. E si sviluppa in un continuo interscambio di influenze tra Europa e Stati Uniti, dai colossi inglesi dell’hard rock e dell’heavy metal, come Led Zeppelin e Deep Purple, Judas Priest e Iron Maiden, alla dimensione underground della scena thrash californiana, toccando l’apice commerciale degli anni ’80, la furia del death, le atmosfere del black e le contaminazioni dei ’90, fino alle declinazioni del nuovo millennio.

      Il libro, concepito come un unico grande racconto fatto di storie e approfondimenti, band imprescindibili e album fondamentali, racconta tutto questo e anche di più, con particolare attenzione alle scene musicali e al loro contesto sociale.

      A conclusione di questo lungo viaggio si trova un’ampia sezione dedicata all’hard & heavy italiano, arricchita dalla voce diretta di tanti protagonisti.

    • Enzo Gentile   

      Time after time

      Dove, quando e perché nella storia del pop-rock. Anno per anno, dal 1954 ad oggi

      La storia del rock è una cosa meravigliosa. Da questo assunto nasce l’idea di Time after time, un modo originale, una formula sinora mai applicata, per raccontare passo passo quello che di notevole, interessante, curioso, memorabile, degno di essere tramandato, è successo nelle cronache del pop-rock dagli albori ad oggi. In una cavalcata divertente, che associa i massimi sistemi agli episodi più periferici, attraversati dai personaggi che hanno popolato le classifiche, gli stadi, i cinema, le trasmissioni radiofoniche e televisive, troviamo migliaia di notizie, nomi, titoli, festival con cui tracciare e ricordare la colonna sonora delle musiche che amiamo. E se lo scorrere del tempo viene punteggiato anche da tragedie e morti, evidenziati con una breve indicazione biografica, una sezione finale riassume, dal 1° gennaio al 31 dicembre, le date di nascita e i compleanni degli artisti più rappresentativi dell’ultimo secolo. Ogni anno, inoltre, viene introdotto da una nota che aiuta a contestualizzare il periodo e gli avvenimenti extramusicali. Il volume, riccamente illustrato con i volti, le copertine, le insegne di realtà culturali che hanno rappresentato l’avventura del pop-rock dagli anni Cinquanta a oggi, getta uno sguardo complice e approfondito sui diversi generi, con un’attenzione sistematica anche al panorama italiano. La selezione degli argomenti, dei protagonisti, delle date tiene naturalmente conto di vari fattori, ma senza mai prescindere da considerazioni oggettive sull’importanza che tra gli appassionati e sui mass-media quei gruppi e quegli artisti si sono ritagliati nel corso del tempo. Dal rock‘n’roll delle origini, passando per il beat, il blues revival, il country, il folk e la canzone d’autore, la psichedelia, il progressive, la stagione hard e metal, arrivando ai fenomeni del punk, della new wave, del reggae, e quindi alla diffusione dei linguaggi più commerciali, senza tralasciare la ricerca e la sperimentazione, per abbracciare naturalmente l’universo rap e hip-hop, del soul e della black music, nelle pagine di Time after time troveremo segnali che riguardano tutti gli attori di questa storia esaltante, dai grandi maestri e guru considerati i padri fondatori, fino ai teen idol dei giorni nostri. Una sorta di tempesta perfetta. Time after time è il modo per raccontare la fantastica traiettoria dei suoni in cui siamo immersi e stimolare gli appetiti con cui guardare al presente e al futuro: un giorno dopo l’altro.