Frutto di un lavoro che ha coinvolto 150 fonti interne ed esterne ad Amazon, Bezonomia offre uno sguardo rivelatorio e libero da pregiudizi su uno dei colossi della tecnologia che nel giro di pochi anni è arrivato al vertice del business mondiale.
Pensare oggi di poter ignorare Jeff Bezos equivale a dire che ieri si sarebbero potuti ignorare Henry Ford e Steve Jobs, due titani che hanno letteralmente ridefinito le regole del business su scala mondiale. Il fondatore di Amazon è il nuovo “disgregatore” attualmente sulla piazza. Colui che ha ideato l’algoritmo del 21° secolo, in grado di creare ricchezza su ricchezza.
Un settore alla volta, i tentacoli di Amazon stanno stritolando e fagocitando tutto ciò che incontrano, cambiando contemporaneamente, e in profondità, il modo di intendere l’economia, il mondo del lavoro e, in generale, la società.
Per questo motivo, i principi grazie ai quali Bezos ha raggiunto la sua posizione dominante – come ci racconta Dumaine nel libro – vengono imitati dai suoi concorrenti in tutto il mondo: l’ossessione per il cliente, la tensione costante verso l’innovazione e una visione a lungo termine non sono più un’esclusiva della sua azienda.
La bezonomia ha tante facce: per alcuni è una miniera d’oro, per altri una minaccia, per altri ancora un elemento in grado di condizionare la vita. Per tutti un fenomeno da seguire per salvare il proprio business.