Questa corposa e avvincente biografia inedita in Italia ripercorre la vita del grande alpinista ed esploratore Edward Whymper, restituendo a pieno il mondo delle montagne e dei grandi spazi boreali così com’erano all’epoca d’oro dell’alpinismo classico. Il 14 luglio 1863: a soli venticinque anni, Edward Whymper compie il passo che lo renderà celebre per sempre: sale sulla cima del Cervino, l’ultima delle grandi montagne alpine ancora vergini. Ma il trionfo fa scalpore anche per la tragedia avvenuta durante la discesa sul versante svizzero, nella quale perdono la vita quattro suoi compagni. Dibattiti pubblici, processi, fiumi di inchiostro per una delle vicende più note dell’epoca d’oro dell’alpinismo.
C’è però un altro Whymper - sconosciuto fino ad oggi - che in queste pagine, attraverso lunga e documentatissima indagine storica, emerge in tutta la sua enigmatica figura. È l’uomo vestito sempre di bianco, figlio di artisti e pure lui ottimo vedutista (e poi pioniere della fotografia), che si lancia senza riserve alla scoperta dei confini del mondo, che indaga l’Artide e compie due avventurose spedizioni in Groenlandia, qui raccontate per la prima volta. Chiude il volume il racconto degli anni trascorsi in Ecuador, e i bivacchi sul bordo di un cratere vulcanico attivo.
Riccamente illustrata con le sue xilografie e con le sue foto inedite, in questa biografia vengono estratti inediti dei diari e dei taccuini, che rivelano il sarcasmo e l’autoironia del loro autore. Un volume fondamentale per chi volesse approfondire e compiere ricerche su una figura che sta a pieno titolo nel Pantheon dell’alpinismo mondiale, e che rappresenta un grande testimone dell’epoca vittoriana in cui è vissuto, qui largamente descritta.