Da sempre hanno osservato il cielo e le stelle e, per questo, sono state o condannate o considerate maghe: dalla greca Aglaonice all’astronoma Margherita Hack, dalla scopritrice di comete Caroline Herschel all’ingegnere spaziale Amalia Ercoli Finzi, le donne si sono sempre occupate dello spazio. Sono state ostacolate in tutti i modi, nella libertà personale e in quella professionale, derubate delle loro scoperte, sfruttate e spesso costrette all’anonimato e al silenzio. Eppure le studiose dell’Universo, come le altre scienziate, sono riuscite con le loro battaglie a imprimere sviluppi decisivi alla loro disciplina e al progresso dell’umanità. Il fatto che oggi astronome, ingegnere spaziali e astronaute siano sempre più numerose è la prova non che le difficoltà siano finite, ma che la loro volontà non è stata piegata.