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Everest, Shisha Pangma, Annapurna, Cho Oyu, Broad Peak, K2, Manaslu, Lhotse, Makalu, Dhaulagiri: nomi che echeggiano nell’immaginario collettivo come luoghi remoti, quasi inaccessibili. Sono gli Ottomila, le montagne più alte del Pianeta. Marco Confortola ne ha già scalati dieci, e ognuno è stato una storia di fatica e soddisfazioni, rinunce e attimi di pace assoluta, sudore e amicizie ad alta quota con uomini straordinari, da Silvio “Gnaro” Mondinelli a Denis Urubko a Krzysztof Wielicki e molti altri. Pronto a rialzarsi anche dopo la tragedia che l’ha visto coinvolto sul K2, nella quale sono morte 11 persone e ha perso tutte le dita dei piedi per gli effetti del congelamento, Marco non ha smesso di “cacciare”, ed è deciso a conquistare la quattro cime che gli mancano per completare la “collezione degli Ottomila” e assecondare così quell’istinto che sin da bambino lo portava a salire sempre più in alto. Il testo ha la prefazione di Carlos Soria Fontán (classe 1939), l’alpinista che detiene il record di 13 Ottomila scalati sopra i 60 anni di età.
Prefazione di Carlos Soria Fontán - Introduzione. PARTE PRIMA: Preparazione - Attesa - Azione. PARTE SECONDA: 8848 Everest - 8027 Shisha Pangma - Lhotse - 8091 Annapurna - 8047 Cho Oyu - 8201 Broad Peak - Share Everest - 8611 K2 - Lhotse, Valtellina, Dhaulagiri - 8163 Manaslu - 8516 Lhotse - Kangchenjunga - Dhaulagiri e il terremoto che ha sconvolto il Nepal - 8163 Makalu - Dhaulagiri - Verso nuove imprese.
Marco Confortola, guida alpina, maestro di sci, tecnico di elisoccorso, formatore per la Scuola di formazione Tec Bosch e convinto testimonial dell’associazione Assorifugi Lombardia, è uno dei protagonisti dell’alpinismo mondiale e vive la montagna a 360 gradi, come professionista e come autentico innamorato. Nel 1990 è diventato Aspirante Guida Alpina, la più giovane d’Italia per 5 anni, nel 1993 Guida Alpina Internazionale, la più giovane d’Europa per 4 anni, e nel 2005 ha realizzato il concatenamento delle pareti nord dell’Ortles, Gran Zebrù, Piccolo Zebrù e Tresero. Il 22 maggio 2004 ha conquistato l’Everest, la montagna più alta del pianeta, e negli anni successivi è salito su altri nove Ottomila, tutti senza l’ausilio dell’ossigeno. Vive in Valfurva, dove lavora attivamente come Guida Alpina portando i clienti sulle sue montagne più amate, nel gruppo dell’Ortles Cevedale.
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