Un sorprendente racconto della cultura giapponese dall’apertura al mondo a metà Ottocento a oggi; la storia del Giappone raccontata attraverso gli occhi di chi ha accolto questo cambiamento non con la fiducia e l’avida ambizione dei modernizzatori e dei nazionalisti, ma con resistenza, conflitto, disagio.
L’autore presenta scrittori di teatro, storie di fantasmi e romanzi polizieschi in cui la modernità stessa è la tragedia, il demonio e il cattivo. Artisti surrealisti e d’avanguardia che disegnano la loro fuga, piloti kamikaze ribelli e bistrattati poveri di città, ipnotizzatori e gangster, uomini alla disperata ricerca dell’eterno femminino e femministe in cerca di qualcosa in più di una sottomissione sancita dallo Stato, buddisti senza morale, gruppi terroristi marxisti: sacche piene da scoppiare con le ricadute psicologiche di una vertiginosa modernizzazione.
Nascono tutti dal suolo del moderno Giappone, ma le loro personalità e i loro progetti non sono riusciti ad adattarsi. Sono “fiori scuri”: ibridi di Oriente e Occidente che hanno coronato, esplorato e qualche volta trasformato le nuove strutture del Giappone tradizionale.
«Un capolavoro. Quanto l’ho apprezzato, quanto ho imparato e, soprattutto, quanto mi sono divertito.»
Neil MacGregor, autore di Vivere con gli dei
«Lucida e lirica ... una vivida storia della frenetica (e dolorosa) modernizzazione del Giappone. Uno delle migliori ricostruzioni che abbia mai letto di ciò che accade – nel bene e nel male – quando la relazione di un paese con il resto del mondo viene rinegoziata all’improvviso ... un volume che rimarrà come uno studio importante sul Giappone moderno.»
Alex Dudok de Wit, «Daily Telegraph»
«Un racconto immaginifico, raffinato ... a volte brutale e a volte incantevole ... di sicuro fascino.»
Joy Hendry, «Times Higher Education»
«Un libro da leggere e rileggere ... animato in ogni pagina da lampi d’ironia.»
Damian Flanagan, «Japan Times»