Franca Semi nasce a Capodistria il 16 maggio 1943. Laureata presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) nel 1970 (relatore Carlo Scarpa), ha collaborato ai progetti di Scarpa per il teatro Carlo Felice di Genova e al concorso per il teatro municipale di Vicenza. Dal 1968 ha collaborato con Scarpa per il progetto della sede della Fondazione A. Masieri a Venezia, e dopo la sua morte ha concluso l’opera (inaugurata nel 1983). Già borsista e ricercatore universitario, nel 1988 vince un concorso nazionale per professore associato, ricoprendo la cattedra di Arredamento e Architettura degli Interni presso l’IUAV, fino al 2003. Svolge attività professionale a Venezia. Ha collaborato all’allestimento di grandi mostre d’arte a Verona e a Venezia; ha realizzato numerosi progetti di restauro e ristrutturazione di interni privati; nel 1993 ha realizzato nel campo del Ghetto di Venezia il “Monumento agli ebrei scomparsi nei campi nazisti”. Ha pubblicato scritti sulla tipologia dell’edilizia veneziana, su questioni di museografia e su Carlo Scarpa.
Carlo Scarpa (Venezia 1906 - Sendai, Giappone, 1978) è stato uno dei maggiori architetti del XX secolo. La sua formazione artistica e intellettuale inizia in ambiente veneziano e a Venezia si diploma, nel 1926, presso l’Accademia di Belle Arti. La frequentazione di personalità artistiche e intellettuali veneziane e internazionali negli anni della formazione ampliano l’orizzonte dei suoi interessi che travalicano i limiti ristretti imposti dalle circostanze storiche. La sua collaborazione con l’industria vetraria muranese, dal 1933 al 1947, documenta, oltre a una creativa interpretazione della tecnica, anche l’attenzione rivolta alle esperienze della Secessione viennese, all’Oriente, a Frank Lloyd Wright. Dal 1948 avvia una lunga collaborazione con la Biennale di Venezia, sperimentando e affinando l’arte dell’allestimento. Già allievo di Guido Cirilli, Scarpa inizia la sua attività didattica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1926 per terminarla nel 1976. Dell’IUAV fu anche direttore dal 1971 al 1974. Nel 1956 riceve il premio Olivetti. Tra le sue opere più importanti sono da ricordare: il museo Abatellis a Palermo (1953-1954), il negozio Olivetti a Venezia (1957-1958), il museo di Castelvecchio a Verona (1957-1975), la Fondazione Querini Stampalia a Venezia (1961-1963), il cimitero Brion a San Vito di Altivole (1969-1978) e la sede della Banca Popolare di Verona (1973-1978).