Suggerimenti
Qui di seguito alcuni testi suggeriti
La prospettiva si può costruire in due modi. Si può ricavare dalla pianta e dall’alzato, in un processo che si svolge sul piano e sul piano resta confinato. Oppure si può generare uno spazio prospettico e in quello, in tre dimensioni, si costruiscono le forme da rappresentare.
Il secondo modo è quello adottato in questo libro. Prima di tutto perché è quello che ha una storia, che va dal Quattrocento ai giorni nostri; quindi perché è capace di coniugare il mondo grafico a quello digitale, con reciproco vantaggio; da ultimo perché lo spazio prospettico nel quale opera è capace di inesauribili potenzialità e sorprese. Chi avrebbe mai pensato che la camera distorta di Adelbert Ames fosse una prospettiva solida inversa? Ma è facile capirlo nel momento in cui si esplora lo spazio prospettico in tutti i suoi luoghi e non soltanto in quelli che si trovano, banalmente, davanti all’osservatore.
Su questa idea si fondano anche le varie esperienze, qui proposte, di ampliamento e rettifica dello spazio reale, ottenute attraverso la costruzione di un opportuno spazio prospettico. Perché il mondo ha due aspetti: come è e come appare, senza che l’uno prevalga sull’altro, perché da ciascuna di queste forme deriva l’altra in perfetta e comune corrispondenza.
Introduzione. Teoria: Fondamenti - Piani, rette e punti - Prospettiva frontale - Rette oblique e inclinate - Prospettiva d’angolo - Piani inclinati - Quadro inclinato - Prospettiva del cerchio - Prospettiva delle superfici - Prospettive parallele - Ombre lineari - Ombra di superfici curve - Chiaroscuro. Applicazioni: Omologia - Prospettiva degli Ordini - Le ombre degli Ordini - Prospettive speciali - Prospettiva digitale. Approfondimenti: La veduta vincolata - La prospettiva e l’infinito - Prospettiva allo specchio - Interpretazione - Vitruvio: due prospettive. Glossario. Bibliografia. Indice dei nomi.
Riccardo Migliari, professore emerito, ha insegnato Geometria Descrittiva, Prospettiva, Modellazione digitale nella Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma e in altre università in Italia e all’estero. Ha coordinato vari progetti di ricerca di interesse nazionale, l’ultimo dei quali dedicato alla Prospettiva.
Marco Fasolo insegna Geometria descrittiva e Disegno nella Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma. È coordinatore dell’Unità di ricerca di Geometria descrittiva presso il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura.
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