Il ritrovamento di un quaderno autografo di Pasquale Croce, che il figlio Benedetto avrebbe tenuto sul suo scrittoio per tutta la vita, aiuta a rileggere in una luce nuova e radente la biografia del grande filosofo.
Il Redivivo è il titolo del poemetto di Victor Hugo, Le Revenant, tradotto dal filologo Isidoro Del Lungo. Fu trascritto nel febbraio 1866 a Pescasseroli dal padre di Croce, il quale identificava nella dimensione mitica della rinascita il dramma familiare della morte di un bambino, Benedetto, e della sostituzione col nuovo nato, dal medesimo nome.
Nel libriccino messo in salvo (forse dalle stesse macerie di Casamicciola) è rintracciabile una sorta di «tema natale», il motivo di fondo del pensiero crociano, dove il Sopravvissuto e il Redivivo si incontrano e si riconoscono.
Attraverso le tragedie del secolo e le sventure del singolo, oltre le rovine ci sarà sempre un mondo da ricostruire.
Nel racconto permanente dell’epilogo che si fa rinnovato inizio, è racchiuso il significato individuale di un perentorio e grandioso memento vivere.