In Invenzione e innovazione, forse il libro più facile da approcciare, il prolifico autore – tra i più amati da Bill Gates – Vaclav Smil propone un viaggio nella storia dell’invenzione umana acuto e ben documentato. Insofferente al clamore che spesso accompagna le innovazioni, in questo libro Smil offre un lucido correttivo alle promesse eccessive create da qualsivoglia scoperta, dalle nuove cure per le malattie all’intelligenza artificiale. L’autore ci ricorda che, anche una volta conclusa la parabola invenzione-sviluppo-applicazione, non è detto che si riesca ad arrivare a qualcosa di concreto. O, peggio ancora, che anche dopo il successo di un’invenzione, il suo futuro potrebbe essere contrassegnato da prestazioni insoddisfacenti, delusioni, ritiro dal mercato o danni collaterali.
Attingendo alle sue vaste conoscenze in campo storico e scientifico, Smil spiega la differenza tra invenzione e innovazione, per poi esaminare non solo le invenzioni che non si sono imposte come avrebbero dovuto (per esempio, il dirigibile, la fissione nucleare e il volo supersonico), ma anche quelle che si sono rivelate disastrose (la benzina al piombo, il DDT e i clorofluorocarburi). Per concludere, l’autore offre una sua lista di desiderata, un elenco delle invenzioni di cui più abbiamo bisogno per far fronte alle sfide sconvolgenti del ventunesimo secolo.
Ricco di esempi affascinanti analizzati con un approccio pragmatico, questo libro presenta un quadro che fa riflettere sulla follia che spesso va insieme con l’ingegnosità umana, e su come sia possibile, e doveroso, allineare le nostre aspettative alla realtà.