Suggerimenti
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Dove sono le ultime zone selvagge italiane e qual è la loro storia? Cosa succede quando si cammina per giorni senza incontrare nessuno? Che ruolo hanno i parchi e le riserve naturali dello Stato? Per la prima volta un volume presenta in modo sistematico le zone Wilderness del nostro paese. Posti spesso tutelati in quanto serbatoi di specie rare di flora e fauna, non facili da raggiungere, a volte addirittura quasi inaccessibili perché distanti dalle principali vie di comunicazione o semplicemente per il loro terreno impervio. Luoghi in cui la presenza umana non è prevista: l’antitesi del turismo. Generalmente aree di montagna o poste lungo le coste, e a sorpresa, anche non lontano da grandi città. Un lungo viaggio nell’Italia dell’abbandono, delle foreste vetuste, delle gole rocciose, dei fiumi smeraldini.
Prefazione di Marco Albino Ferrari. La seduzione dell’ignoto - Abbandono e rinaturalizzazione - La preparazione: diventare selvatici - Val Grande, la nascita del mito wilderness - Valsolda, nel cuore della riserva integrale - Vesta, la valle addormentata - Dolomiti Bellunesi, il lato wild dei monti pallidi - Quattro province, vita selvaggia tra fiumi di smeraldo - Foreste Casentinesi, Sasso Fratino e la Romagna segreta - Le valli sorelle della Toscana di montagna - Montecristo, l’isola fortezza - Orsomarso, l’area disabitata più grande d’Italia - Aspromonte - Supramonte.
Valentina Scaglia, giornalista e viaggiatrice, è tra i collaboratori di Meridiani Montagne. Si è laureata in Scienze naturali con una tesi sull’ambiente artico. Da anni cammina attraverso le aree disabitate in Italia e in Europa, con impegnative traversate in Islanda, Anatolia, Israele, Siberia, Canada, Bolivia. Ha collaudato itinerari inconsueti lungo le Alpi, gli Appennini e le coste marine, portando avanti i progetti A piedi nell’Italia del Silenzio e Dove il Mediterraneo è ancora selvaggio.
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