Schiacciata dai tempi (ristretti) e dai costi (bassi); poco curata (sebbene necessaria); impoverita dal ricorso massiccio (e talora acritico) a strumenti di calcolo sofisticati la progettazione, con le sue “buone regole”, risulta essere sempre più svilita.
Muovendo da questa constatazione, questo manuale si pone obiettivi concreti: come analizzare le tipologie strutturali al fine di coglierne il “funzionamento”; quali verifiche sono dimensionanti per un certo elemento strutturale e quali invece possono essere omesse perché inutili; come individuare la giusta tecnica di modellazione delle strutture al fine di calcolarne gli sforzi, che non sia né troppo semplice da non cogliere i fenomeni né inutilmente complessa tanto da essere fuorviante; quali dettagli costruttivi è opportuno impiegare per le connessioni, affinché siano sia strutturalmente che costruttivamente validi.
Il taglio del libro, spiccatamente pratico, vuole essere un contributo affinché le buone regole della progettazione non si perdano, e pur continuando a usare tutti gli strumenti di calcolo moderni, si riesca ancora a “capire” le strutture. Vuole, in altri termini, fornire, soprattutto ai giovani ingegneri, degli esempi, degli spunti di riflessione che inducano a un approccio positivo e costruttivo nei confronti della progettazione delle strutture in acciaio.