Il mio viaggio spaziale sono le memorie di una donna dalla storia straordinaria che si è destreggiata su un terreno razziale difficile con la grinta necessaria per realizzare un sogno e ispirare le generazioni future.
Morta nel 2020 a 101 anni, vissuta nell’America dell’apartheid, fra discriminazioni di razza e genere, in questa autobiografia Katherine Johnson condivide il suo viaggio personale iniziato come bambina prodigio dalle montagne del West Virginia fino all’arrivo alla NASA, dove ha contribuito ai programmi Apollo, Space Shuttle e alle prime missioni su Marte.
“Nella mia vita ho contato di tutto. Dai gradini della chiesa, al numero di posate e piatti che ho lavato… Tutto ciò che si poteva contare, l’ho contato.”
Considerata più affidabile di un computer, fu lei a calcolare come lanciare un veicolo spaziale nell’orbita della Luna.
La sua vita incredibile ha ispirato il film Il diritto di contare.