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Il mio viaggio spaziale sono le memorie di una donna dalla storia straordinaria che si è destreggiata su un terreno razziale difficile con la grinta necessaria per realizzare un sogno e ispirare le generazioni future.
Morta nel 2020 a 101 anni, vissuta nell’America dell’apartheid, fra discriminazioni di razza e genere, in questa autobiografia Katherine Johnson condivide il suo viaggio personale iniziato come bambina prodigio dalle montagne del West Virginia fino all’arrivo alla NASA, dove ha contribuito ai programmi Apollo, Space Shuttle e alle prime missioni su Marte.
“Nella mia vita ho contato di tutto. Dai gradini della chiesa, al numero di posate e piatti che ho lavato… Tutto ciò che si poteva contare, l’ho contato.”
Considerata più affidabile di un computer, fu lei a calcolare come lanciare un veicolo spaziale nell’orbita della Luna.
La sua vita incredibile ha ispirato il film Il diritto di contare.
Prefazione di Yvonne Darlene Cagle. Introduzione: Un secolo inimmaginabile. Nessuno è migliore di te - L’istruzione è essenziale - C’è un tempo per ogni cosa - Aiuti preziosi - Sii pronta - Fai domande coraggiose - Un giorno dopo l’altro - Appassionati a ciò che fai - Mira alla Luna - Non perderti d’animo - Atterra su basi solide.
Katherine Johnson è stata una matematica fondamentale per il successo dei voli spaziali statunitensi: ha lavorato per trentacinque anni alla NASA ed è diventata celebre per la sua abilità nei calcoli manuali complessi. Nel 2015, il presidente Barack Obama le ha conferito il più alto riconoscimento civile negli USA, la Presidential Medal of Freedom, per le ricerche pionieristiche svolte sui primi voli spaziali con equipaggio umano.
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