Suggerimenti
Qui di seguito alcuni testi suggeriti
La leggendaria storia della squadra più amata e più odiata d’Italia. La Juve è un film che comincia in bianconero e prosegue in uno smagliante technicolor.
Personaggi e interpreti: il suo undici imbattibile degli anni Trenta; i campioni stranieri che le hanno dato lustro, da Mumo Orsi a Charles e Sívori, da Platini a Zidane fino a Cristiano Ronaldo; i campioni italiani, da Boniperti a Del Piero, che l’hanno fatta amare dalle Alpi alla Sicilia; i presidenti carismatici e gli allenatori mai sazi di vittorie. Perché la Juve non è solo la Juve: la Juve è il calcio italiano.
Introduzione di Sandro Veronesi. Le origini (1897-1918) - Tra le due guerre (1919-1945) - La seconda generazione Agnelli (1946-1970) - La Juve “cannibale” di Boniperti presidente (1971-1986) - L’interregno (1987-1994) - Marcello Lippi e il ciclo vincente (1995-2006) - Caduta e risalitaa (2006-2011) - L’egemonia (2011-2020).
Massimo Bocchiola, stacanovista della traduzione dall’inglese (ha volto in italiano un centinaio tra romanzi e raccolte di racconti) e autore di una dozzina di worstseller in prosa e in versi. Gobbo dalla nascita in una famiglia che ama la Signora da cent’anni esatti.
Andrea De Benedetti, ricorda giorno, mese, anno, risultato, marcatori e dove si trovava per ogni partita della Juve dal 1978 a metà anni ‘90. Nei ritagli di tempo in cui pensa ad altro, insegna italiano, traduce e scrive saggi di lingua italiana e spagnola.
Corrado Del Bò, professore di Filosofia del diritto in Statale, a Milano, autore di monografie e articoli scientifici, ma soprattutto di un libro sulla filosofia del calcio, scritto a quattro mani con un collega tifoso del Bue. Dal che si desume che è un gobbo molto tollerante.
Davide Ferrari, attore, regista, autore. Tra uno spettacolo e l’altro ritorna sempre al bar del paese per la partita del fine settimana e di Champions: il suo teatro preferito, con un pubblico di quattro generazioni di juventini a inventare parole, rigorosamente in dialetto, per godere e soffrire (solo ogni tanto) insieme alla Vecchia Signora.
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