I social media, negli ultimi anni, sono diventati potenti mezzi di comunicazione. A disposizione di chiunque abbia uno smartphone. Ma è utile “vivere di social media”? Sono numerosi i cambiamenti che si affacciano sulla scena: si passa dal pubblico al privato, dall’individuale al collettivo, dalla neutralità alla responsabilità.
La Post Social Media Era è arrivata e porta con sé una nuova versione delle connessioni, creando comunità attendibili, dai contenuti che possano arricchire, in cui la metrica chiave è la fiducia.
È essenziale ritagliarsi il tempo per fare qualcosa che conti per se stessi: abbattere le distrazioni sterili e renderlo una priorità. Fare rete. E per farlo servono le persone, non gli algoritmi. “Quello che ci aspetta, in definitiva, è un futuro più sociale e meno social”. Un ritorno all’umano, per abbracciare la Joy of missing out, abbandonando l’improduttiva FOMO. Tutto è content: sta a noi scegliere come valorizzarlo.