Suggerimenti
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Il basket italiano negli anni Settanta e Ottanta, quando con programmazione, apertura agli stranieri, contributo della televisione e sponsor appassionati si impose all’attenzione con un crescendo che nessun altro sport cosiddetto minore ha avuto in Italia. Da una leggenda dello sport come Dino Meneghin, al mito delle Scarpette Rosse di Milano, a Bologna che fu “Basket City”, alla provincia diffusa che lottava pari a pari con le grandi città.
Una storia irripetibile rimasta nel cuore di molti giovani di allora: cresciuti con il boom della pallacanestro che viaggiava in sincronia con la crescita irresistibile di un intero paese.
E l’occasione per riviverla, sta nelle storie raccolte in questo libro, in cui parlano i principali protagonisti di allora, raccontando il sogno di quel basket, in quello che è un viaggio sentimentale nel tempo e nella memoria, con emozioni da rivivere una a una.
Prefazione di Gianni Petrucci. Introduzione. Direttori d’orchestra: Valerio Bianchini - Pierluigi Marzorati - Aldo Ossola - Dan Peterson. Grandi, in campo e fuori: Mabel Bocchi - Ario Costa - Dino Meneghin - Renato Villalta. L’Italia nel cuore: Mike D’Antoni - Chuck Jura - Arthur Kenney - Bob Morse. Dal campo alla panchina: Sandro Gamba - Enrico Gilardi - Romeo Sacchetti - Carlo Recalcati. I cantori del basket: Marco Giordani - Sergio Tavčar. Dietro la scrivania: Gianni Petrucci - Toto Bulgheroni - Toni Cappellari. Storie di una bella storia di Giorgio Maggi. Indice dei nomi.
Antonio Dipollina, giornalista, critico televisivo a la Repubblica, si è sempre occupato di spettacolo, sport e delle ricadute socio-umane di entrambi. Pur avendo provato in tutti i modi, non è mai riuscito a sfuggire alla trappola della televisione e soprattutto all’obbligo di doverla guardare quotidianamente, in quantità sconsigliate a chiunque. Fin da ragazzo, e ancora di più in età adulta, si è salvato decidendo che il piccolo schermo nobilita se stesso solo quando trasmette eventi sportivi (si esagera, ma il senso è quello). Il suo primo ricordo sono decine di domeniche anni ‘70 letteralmente salvate dalla diretta di una partita di basket al pomeriggio: da questo, soprattutto, nasce questo libro che è memoria tenera, ricordi importanti, viaggio nel tempo. Qualunque cosa pur di non ammettere che si tratta di nostalgia irreparabile.
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