Suggerimenti
Qui di seguito alcuni testi suggeriti
La salita è l’anima intrinseca del ciclismo.
Il luogo maximo dove si fa fatica. Un luogo che può diventare mistico, spirituale, catartico, estasiante. Dove, però, si può anche crollare, toccare il punto più basso e mostrare tutta la propria fragilità. Ecco perchè gli scalatori, nel ciclismo, hanno quasi sempre un posto speciale e magico, capace di catturare il cuore dei tifosi e degli appassionati. Perchè è nelle loro imprese in salita che si coglie l’emozione più profonda e se ne resta ammaliati.
Da Pantani a Pogačar, da Contador a Van Impe, tutti hanno lasciato un segno indelebile, destinato a durare negli anni. La loro vita in salita è stata per molti, fra cui gli autori, fonte di ispirazione.
Prefazione di Mauro Corona. Introduzione. Le salite del mito: le montagne che hanno fatto la storia di Giro, Tour e Vuelta. I fuoriclasse: Marco Pantani - Alberto Contador - Tadej Pogačar. L’arte di saper stupire: Vincenzo Nibali - Chris Froome - Giovanni Battaglin. La salita è il mio mestiere: Claudio Chiappucci - Mikel Landa - Michele Scarponi - Lucien Van Impe. Istantanee a pedali: La neve sul Gavia. Una giornata da tregenda - La vittoria mistica di Pantani a Oropa - Un successo del singolo e di squadra sul Colle delle Finestre - Il moschettiere di Francia - Arriva il re. Remco Evenepoel sulle orme di Merckx - Un falco in picchiata sul Fauniera - Un treno rosso per Re Leone - Simoni-Basso e l’Aprica infuocata - Dai panini alle barrette - Battaglin e la nascita della “tripla” - Ganna e il record dell’ora. Botta e risposta con Greg&Magro. Nomi e soprannomi. Indice dei nomi.
Luca Gregorio, milanese classe ’81 (ma con mezzo cuore pesarese per il suo legame col quartiere del Porto), è da vent’anni giornalista sportivo. Ha lavorato per Sportitalia, Mediaset, FoxSports e Infront e dal 2018 è voce del ciclismo per Eurosport, oltre a essere uno dei volti di Bike Channel. Commenta anche calcio per Prime Video, Lega Serie A e Helbiz. Suona la chitarra, canta e ama pedalare in salita. Cresciuto nel mito di Pantani, oggi i suoi idoli sono Julian Alaphilippe e Tadej Pogačar.
Riccardo Magrini, detto “il Magro”, mastica ciclismo da mezzo secolo. È stato corridore (con una vittoria di tappa al Giro e una al Tour nel 1983), direttore sportivo e da oltre 15 anni è commentatore televisivo per Eurosport. Il suo linguaggio e i suoi neologismi sono diventati un “must” per migliaia di appassionati. Per hobby cantante, ha una passione sviscerata per lo sci. I corridori, come spesso ricorda lui, “gli garban tutti”.
Qui di seguito alcuni testi suggeriti