Suggerimenti
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La storia più inverosimile del ’900 raccontata davanti e dietro le quinte del Teatro Magico! Dalla fine dell’Ottocento in poi, l’utilizzo “mistico-creativo” delle sostanze psichedeliche, inizialmente prodotte a scopo terapeutico dall’industria farmaceutica, ha scatenato un inaspettato effetto domino nella cultura occidentale. Un impatto che è stato evidente non soltanto nella musica e nelle arti visive - complice la grande potenza comunicativa del rock - ma anche e più di quanto comunemente si pensi, in altri campi: cinema, moda, pubblicità, architettura, design e scienza. Questo libro racconta i momenti in cui la filosofia psichedelica, una delle ultime avanguardie del Novecento, è entrata in maniera impetuosa e fattiva in società. Un viaggio letterario e visivo attraverso il Messico di Antonin Artaud, la Berlino di Weimar, gli abiti di Emilio Pucci, i film di Federico Fellini e Stanley Kubrick, il design di Ettore Sottsass, i riti magici di Aleister Crowley, la psicanalisi junghiana, il packaging delle scatole di cereali americane, i fumetti di Robert Crumb, il look delle linee aeree, oltre naturalmente alla musica, ai poster di San Francisco, alle riviste underground, dai Pink Floyd ai Jefferson Airplane, dalla pubblicità alla sperimentazione artistica. Senza tralasciare l’eredità che questa rivoluzione estetica ed esistenziale ha avuto nella cultura digitale contemporanea. Insomma, la psichedelia è ancora tra di noi, ed è durata ben oltre le otto ore canoniche.
1900-1959: indiani e cowboy, giungle e salotti, scienziati e spie: Le porte della percezione - La pianta misteriosa - Il natale degli psiconauti - Le droghe magiche - 1960-1969: tutti credono di avere una missione: Scienziati pazzi e allegri strizzacervelli - Timothy leary, l’ingombrante imbonitore - La cortina di ferro si scioglie come un gelato - 1965-1966: are you experienced?: Il frivolo capitalismo - La città magica - Chi passa l’acid test? - Tutto è amore - Freak out e leoni ubriachi - Le isole fatate - 1967 e oltre: Il 1967 anno speziato anno stregato - Rinascimento, yoga e sandwich al tacchino - Woodstock, 3 giorni di pace, nudismo e granola - La moda ubriaca - Lo schermo selvaggio: Il cinema nel fracasso psichedelico - Menù psicoattivo su celluloide - L.S.Disney - Il cyberspazio, spin-off dell’altrove psichedelico - Psichedelia Italian Style: feste ed ebbrezze - Lo stivale picchia in testa.
Matteo Guarnaccia (Milano 1954) è artista e storico del costume, una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea. Negli anni Settanta è stato uno dei protagonisti della scena controculturale europea, con la rivista psichedelica “Insekten Sekte”. Ha esposto in differenti ambiti: dalla Triennale di Milano alla Hall of Flowers di San Francisco, dalla Biennale di Venezia al Museo Pecci di Prato, dalla Fondazione Mazzotta e Mudima di Milano al LAC di Lugano. I suoi lavori compaiono su importanti riviste e cataloghi internazionali, fra cui “Art of Modern Rock” (USA) e “Underground Culture from all Parts of the World” (Giappone). Si è occupato di moda con vari progetti, collaborando con Vivienne Westwood, Biba (Londra), Corso Como 10, Malo, Stephan Marais (Parigi). Nel campo del design ha lavorato accanto a Bruno Munari, Atelier Mendini, Italo Rota & Partners, Alessandro Guerriero, Fornasetti. Ha scritto oltre trenta saggi dedicati alle avanguardie e alle subculture, fra questi Pirati, David Bowie Play Book, Punk Play Book, Bob Dylan Play Book, Fiorucci (24 Ore Cultura); Ribelli con stile, Sciamani, Guernica Blues, Underground Italiana (Shake); Quelli che Milano (Rizzoli) ; Vivienne Westwood Shoes (Damiani), Gioco, Magia, Anarchia, Amsterdam negli anni Sessanta (COX18). Collabora con varie testate (“Vogue”, “Abitare”, “Zoom”, “Gap Japan”, “Gioia”, “Wired”, “D-La Repubblica”). Dal 2006 è docente di Fashion Design presso la NABA di Milano. Nel campo musicale ha lavorato come art director con i Timoria, Garybaldi, i Byrds e Donovan. Per la televisione ha collaborato con RAI, Canale 5, Tele Montecarlo, WDR (Colonia).
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