Suggerimenti
Qui di seguito alcuni testi suggeriti
A un decennio dalla rilevazione della prima onda gravitazionale, il racconto di uno dei protagonisti dell’avventura scientifica che ha cambiato per sempre l’astronomia.
Nel settembre 2015, lo strumento americano LIGO rileva per la prima volta un’onda gravitazionale, una perturbazione nello spazio-tempo, prevista da Einstein un secolo prima. L’onda è stata prodotta da una fusione di due buchi neri a oltre un miliardo di anni luce. Nel 2017, si unisce a LIGO anche l’esperimento europeo Virgo, che permette di localizzare precisamente le sorgenti e in particolare la storica fusione di stelle di neutroni del 17 agosto 2017.
Oltre a essere la conferma della teoria della relatività generale di Einstein, questo segnale rappresenta l’inizio di una nuova astronomia, dove si usa un messaggero cosmico completamente diverso per cercare di rispondere alle domande dell’astrofisica, della cosmologia e della fisica fondamentale, in una ricerca che non finisce di stupire.
Prefazione. Briciole cosmiche - Affrontare la gravità con leggerezza - Dalle onde nella materia alle onde dello spazio-tempo - Non aver paura delle sfide impossibili - Mostri cinguettanti - La prima onda non si scorda mai - Virgo funziona - I fuochi d’artificio del 17 agosto - Nuove normalità e ancora sorprese - Einstein messo alla prova - Misurare l’Universo - Quando gli estremi s’incontrano - E ora? - Epilogo.
Matteo Barsuglia è direttore di ricerca presso il CNRS francese. Ha guidato il team responsabile della messa a punto del rivelatore Virgo all’European Gravitational Observatory ed è stato membro del comitato direttivo del progetto Einstein Telescope. È a capo del team Virgo presso il laboratorio “Astroparticelle e cosmologia” dell’Università di Parigi ed è direttore del centro Cosmos, sciences et sociétés che sviluppa alcuni progetti interdisciplinari, di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione alla crisi ecologica.
Qui di seguito alcuni testi suggeriti