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    • Paolo Iabichino   

      #Ibridocene

      La Nuova Era del tempo sospeso

      #Ibridocene è un breve saggio che raccoglie le riflessioni a margine di una serie di dialoghi, condotti da Paolo Iabichino in pieno lockdown e chiusi insieme a Luciano Floridi, che qui fornisce un vademecum per l’età ibrida, attorno al tempo sospeso e carico di contraddizioni che chiunque di noi sta vivendo.

      Gli ultimi anni sono stati quelli di un’età di mezzo che ha superato la fluidità del postmoderno, per affacciarsi su un contemporaneo difficile da decifrare e definire. La pandemia ha accelerato un guado che si era ormai reso urgente e necessario, ma non possiamo affidarci alla famigerata “nuova normalità”.

      Il nuovo tempo richiede uno sforzo inedito, quello della convivenza tra poli che fino a qualche tempo fa sembravano essere contrapposti. Siamo di fronte a un bivio antropologico: da una parte il ritorno alle strade già battute, dall’altra un sentiero decisamente inesplorato dove ci sono solo pochissime tracce, quelle di chi sta provando a mostrare rotte misteriose, ma ricco di nuove opportunità.

      #Ibridocene focalizza l’attenzione sui temi della tecnologia, che, ovviamente, deve fare i conti con i criteri dell’empatia, ma ci sono anche il linguaggio, il nuovo modo di stare sul mercato e di fare comunicazione, e non ultima l’attenzione che ciascuno di noi deve porre al proprio gemello digitale, incastrato dentro una soglia fatta di atomi e bit.

    • Nicolò Andreula   

      #Phygital

      Il nuovo marketing, tra fisico e digitale

      La convenienza di Alibaba e la velocità di Amazon stanno gradualmente conquistando il rapporto diretto con i clienti di negozi, marchi e produttori tradizionali, erodendone i margini di profitto.

      Come sopravvivere alla quarta rivoluzione industriale, in cui i confini tra mondo fisico e digitale sono sempre più labili?

      Messaggi coerenti e sorprendenti su tutti i canali non bastano più, bisogna ripensare l’essenza stessa della comunicazione e del processo di vendita. Diventare allo stesso tempo reali e virtuali offrendo contatti e servizi sempre a portata di mano e di mouse.

      Funzionerà? Sì, se ripenseremo alle gerarchie di valore dei processi d’acquisto e alle emozioni che un brand può trasmettere in un nuovo umanesimo a trazione tecnologica.

      Come? Seguendo l’esempio di tanti brand che ce la stanno facendo, puntando su empatia, storytelling ed esperienze. E ripartendo da negozi e risorse umane, visti come centri di valore in cui investire.

    • Giulio Xhaët   

      #Contaminati

      Connessioni tra discipline, saperi e culture

      Muoversi tra discipline, saperi e culture diverse: una capacità che sta acquisendo sempre più importanza rispetto al passato.

      Sono nate università e scuole di formazione dove la contaminazione viene praticata e che si stanno rivelando le più adatte per affrontare le sfide dei nostri tempi.

      I contaminati sono la risposta a una vita professionale più lunga, intensa e incerta. Sono la risposta umana all’intelligenza artificiale che spopola nelle aziende. Le loro qualità sono sempre più richieste, perché riescono a spingersi in luoghi inaccessibili agli algoritmi.

      Questo libro è dedicato a chi ama le diversità e non vuole smettere di imparare, a chi si mette a caccia di connessioni inaspettate, a chi desidera collegare le proprie passioni al lavoro, a chi sfrutta il digitale come un nuovo terreno di gioco ibrido tra tecnica e umanistica, a chi vuole sviluppare il proprio “quoziente di contaminazione”.

    • Massimo Chiriatti   

      #Humanless

      L’algoritmo egoista

      Siamo entrati in un mondo algoritmico. Ogni volta che dobbiamo fare qualcosa, l’abbiamo vista prima attraverso un software. A cosa stiamo dando origine? A una scatola nera piena di algoritmi che hanno memorizzato tutto il nostro passato. Non è possibile immaginare impatti più importanti sull’umanità di quello dell’Intelligenza Artificiale, ben superiore a quello dell’elettricità. Nulla sarà più come prima. Ma dov’è il bugiardino degli algoritmi? Hanno un grande impatto sulle nostre vite, modificano la percezione della realtà, iniziano a guidarci, ma dobbiamo valutarne rischi e benefici. Siamo felici delle possibilità tecniche, però dobbiamo individuarne la direzione. Questo libro mette al centro degli sviluppi economici e tecnologici le persone, partendo dal presupposto che, quando si è investito in tecnologia e formazione, abbiamo sempre avuto progresso e occupazione.