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    • Massimo Pappalardo   

      Storia della vela

      Tra commercio, guerra e sport

      Un viaggio nei secoli alla scoperta della navigazione a vela e del suo ruolo nella storia commerciale, politico-militare e dello sport.

      L’opera tratta lo sviluppo della propulsione a vela nel mondo occidentale, dalle prime imbarcazioni delle civiltà antiche e del Medioevo all’epoca delle grandi scoperte geografiche con i galeoni e i vascelli, fino alla scomparsa della vela dalle navi militari, mercantili e passeggeri e alla sua affermazione nel campo sportivo e del diporto. Per ciascuna delle grandi epoche descritte, dopo un sintetico inquadramento storico, il volume offre una panoramica dettagliata delle diverse tipologie di imbarcazione sia dal punto di vista della navigazione sia degli aspetti tecnici, in forma divulgativa e accompagnata da un’adeguata selezione di disegni e immagini.

    • Simone Bandini    Maurizio Eliseo   

      Michelangelo e Raffaello

      La fine di un’epoca. Ristampa anastatica della 1ª edizione

      Nell’estate 1960 vennero posate, in contemporanea sugli scali dei cantieri di Genova e Trieste, le prime lamiere dei transatlantici che avrebbero portato a compimento il programma di ricostruzione della flotta dopo le pesanti devastazioni della guerra. Le turbonavi gemelle Michelangelo e Raffaello furono due nuove città ideali, forse le più belle, le più perfette, le più rappresentative della storia della cantieristica italiana. Nella frenesia di una nazione che si proiettava verso il futuro con uno slancio e un entusiasmo senza precedenti nella storia del Paese, incarnarono il sogno di grandezza, l’orgoglio nazionale da esibire all’estero. La gestazione di Michelangelo e Raffaello fu molto lunga e dal punto di vista commerciale il ritardo risultò disastroso: ormai l’aereo era divenuto il nuovo mezzo transoceanico per eccellenza, la rapidità dei mezzi di comunicazione un elemento vincente rispetto al comfort e allo stile con cui muoversi. La loro carriera durò un solo decennio; dal 1965 al 1975 esse percorsero un’epoca complessa, riflettendone i forti contrasti, le luci e le ombre che distinguono il passaggio dagli anni del boom e della fiducia quasi cieca nel futuro all’epoca cupa delle incertezze e del caos politico, sociale ed economico. Michelangelo e Raffaello furono davvero ammiraglie del paradosso, testimoniando in maniera inconsapevole la rapida evoluzione e la trasformazione della società moderna. Esse chiusero per sempre un’epoca, quella della navigazione di linea con New York, e furono il canto del cigno di un mondo e di un modo di andar per mare di cui restano soltanto degli straordinari ricordi che rivivono attraverso le pagine di questo libro, omaggio a due magnifiche “città” italiane e a quanti le abitarono.

    • Maurizio Eliseo    William H. Miller   

      Transatlantici tra le due guerre

      L’epoca d’oro delle navi di linea. Ristampa anastatica della 1ª edizione

      Il transatlantico è senz’altro una delle creazioni più paradigmatiche della storia moderna e in particolare del XX secolo. Pur nata, infatti, nell’Ottocento, la grande nave passeggeri conobbe l’apice della sua evoluzione nel secolo appena concluso e, in particolare, il periodo fra le due guerre mondiali, al quale è dedicato questo volume, è considerato dagli storici l’epoca d’oro delle unità di linea. La rotta più famosa, che vide protagoniste le navi più prestigiose in termini di dimensioni, lusso e velocità, è sempre stata quella tra i principali porti europei e New York; l’aggettivo transatlantico, riferito in origine ai piroscafi che attraversavano appunto l’oceano Atlantico tra Vecchio e Nuovo Mondo, divenne il sostantivo per indicare queste unità; l’immaginario collettivo avrebbe poi associato il termine alla grande nave di linea, indipendentemente dalla rotta percorsa. Anche in questo libro il termine transatlantico è stato utilizzato nella sua accezione più ampia e le oltre cento unità presentate sono una selezione rappresentativa delle circa seimila navi di linea intercontinentali che prestarono servizio in tutto il mondo tra il 1918 e il 1940. Le immagini di questi bastimenti, presentati in ordine cronologico, vogliono essere la principale chiave di lettura del volume; al di là dei transatlantici più famosi, che non potevano essere omessi, le unità “minori” sono state spesso scelte sulla base dell’interesse storico ma anche della qualità delle fotografi e disponibili. Si rende dunque omaggio indiretto ai molti fotografi di attualità o industriali dell’epoca per i quali riprendere “la nave” e il suo mondo era una consuetudine, ma anche una specializzazione.

    • Giovanni Panella   

      La vela latina

      La millenaria storia della vela latina ha segnato, come nessun’altra, la navigazione nel Mediterraneo. Lo studio del suo sviluppo e delle diverse tipologie di barche che l’hanno adottata rivela le complesse dinamiche di contatto e di scontro che hanno interessato le sponde opposte del Mare nostrum. La riscoperta della vela latina è un fenomeno che negli ultimi anni ha interessato diversi porti del Mediterraneo. Progetti, restauri, attività di cantiere, regate e raduni testimoniano infatti una nuova stagione della vela latina e un interesse crescente per le tradizioni di marineria.