Argomenti

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    • Elisabetta Bonvino    Diego Cortés Velásquez    Anna De Meo    Elisa Fiorenza   

      Agire in L2

      Processi e strumenti nella linguistica educativa

      Agire in L2 introduce e approfondisce la didattica delle lingue, disciplina trasversale che studia l’apprendimento linguistico e fornisce strumenti per migliorarne lo sviluppo.

      Il manuale presenta, nel capitolo introduttivo, gli aspetti fondamentali del percorso conoscitivo della materia, alla luce delle più recenti ricerche nel campo dell’apprendimento linguistico. I capitoli successivi hanno una struttura ricorrente: si sviluppano partendo dalla L1, proseguono analizzando i fenomeni e i meccanismi attivati nei vari contesti d’uso della lingua e si concludono focalizzando l’attenzione su quanto accade nella L2. La parte finale di ciascun capitolo indaga dunque le peculiarità e le difficoltà di ciascun processo linguistico, osservando lo sviluppo delle macro-abilità – ascoltare, parlare, scrivere e leggere – e delle abilità integrate, nonché le ricadute di tali processi sulla didattica.

      Un ricco repertorio di approfondimenti, esempi e attività da svolgere, disponibile alla pagina web del volume sul sito www.hoeplieditore.it/universita, arricchisce e integra i singoli capitoli.

    • Antonio Zoppetti   

      Diciamolo in italiano

      Gli abusi dell’inglese nel lessico dell’Italia e incolla

      Nell’era del web e di internet, le parole inglesi si insinuano sempre più nella nostra lingua senza adattamenti e senza alternative. Spesso rendono gli equivalenti italiani obsoleti e inutilizzabili, cambiando e stravolgendo il nostro parlare in ogni settore. La politica è infarcita di tax, jobs act, spending review e di inutili anglicismi che penetrano persino nel linguaggio istituzionale (welfare, privacy, premier) e giuridico (mobbing, stalking) amplificati dai mezzi di comunicazione. Il mondo del lavoro è ormai fatto solo di promoter, sales manager e buyer, quello della formazione di master e di tutor, e tutti i giorni dobbiamo fare i conti con il customer care, gli help center o le limited edition delle offerte promozionali. Il risultato è che mancano le parole per dirlo in italiano. Questo saggio, divulgativo ma al tempo stesso rigoroso, fa per la prima volta il punto su quanto è accaduto negli ultimi 30 anni: numeri alla mano, gli anglicismi sono più che raddoppiati, la loro frequenza d’uso è aumentata e stanno penetrando profondamente nel linguaggio comune. Il rischio di parlare l’itanglese è sempre più concreto, soprattutto perché, stando ai principali dizionari, dal 2000 in poi i neologismi sono per quasi la metà inglesi. Finita l’epoca del purismo, la nuova prospettiva è il rapporto tra locale e globale: dobbiamo evitare che l’italiano si contamini e diventi un dialetto d’Europa, dobbiamo difendere il nostro patrimonio linguistico esattamente come proteggiamo l’eccellenza della nostra gastronomia e degli altri prodotti culturali.